Se nei mesi passati abbiamo parlato del Salone di Ginevra definendolo “l’evento più importante del mondo riguardante il settore dell’automobile“, non bisogna certo sminuire l’importanza internazionale della kermesse che in qualche modo ha chiuso, come da tradizione, l’anno dei motori, tenendo alto il nome e l’onore dell’Italia.
Buoni risultati per il MotorShow. Ci riferiamo ovviamente al Motor Show di Bologna, che in questa edizione 2017 è in qualche modo tornato alle sue origini, proponendo una rassegna che ha messo al centro non solo le auto (che ovviamente non sono mancate, nella vetrina emiliana) ma anche gli spettacoli e gli eventi collaterali, che hanno contribuito a intercettare un pubblico sempre più ampio e interessato.

Edizione col segno più.

Non è un caso, allora, che il dato degli spettatori abbia decisamente virato verso il segno positivo: l’edizione 2016 si era chiusa con un pur positivo bilancio di 227 mila presenze, ma in questo anno 2017 si è saliti fino a sfiorare i 300 mila ingressi, migliorando di oltre 20 punti percentuali il numero precedente. Ma, più in generale, tutti i numeri e le cifre statistiche di questo MotorShow 2017 sono stati caratterizzati dal segno più.
Numeri in crescita. Ad esempio, in termini numerici i costruttori sono aumentati, portando il totale a 370 brand internazionali; e, nonostante alcune defezioni pesanti (come quelle di marchi storici come i tedeschi Volkswagen, Audi e Bmw), i nomi presenti a Bologna sono stati assolutamente di primo livello, a cominciare dalla Ferrari e passando per Maserati, Alfa Romeo, Bentley, Lamborghini e McLaren.

Nuovo format.

Sempre a proposito di numeri, altri indicatori possono aiutare a capire la portata dell’evento bolognese: detto dei costruttori, quest’anno al Motor Show il pubblico ha potuto avere accesso a
una superficie espositiva di 80 mila metri quadrati, su cui erano disposti 11 padiglioni espositivi, 3 aree test drive, 3 piste esterne, 1 pista coperta per i gokart, ma soprattutto ammirare 500 auto e 130 moto in esposizione.

Uno show a 360 gradi.

Più in generale, il successo della manifestazione di quest’anno è legato anche al ritorno alla vecchia formula dello “show” a 360 gradi, con momenti dinamici e interattivi per il pubblico, che
ha potuto partecipare e scoprire le nuove evoluzioni della classica auto, che resta sempre e comunque il mezzo di trasporto per eccellenza in Italia. Oltre dunque a mostrare le “macchine” dall’esterno e all’interno dell’abitacolo, ai classici test drive e alle esibizioni estreme in pista, i visitatori hanno anche potuto approfondire la storia delle vetture nella vasta area heritage, ripercorrere l’evoluzione dello stile e del disegn, scoprire le soluzioni tecnologiche che stanno delineando l’auto del futuro e le nuove tendenze legate alle quattro ruote.

L’importanza dell’auto in Italia.

Oltre che mezzo di trasporto e “status symbol”, infatti, oggi l’auto può diventare anche uno strumento per creare legami: non parliamo soltanto della socializzazione consentita dal car sharing e dai mezzi affini, ma anche della possibilità offerta da compagnie come RseItalia di utilizzare la guida di speciali automobili per i propri eventi aziendali e momenti di team building. La società infatti ha pensato a uno strumento davvero interessante come premio aziendale o giornata di condivisione di emozioni, offrendo al management il noleggio di modelli di supercar da sogno targate Ferrari, Maserati o Lamborghini da guidare nei principali circuiti italiani, per vivere un’esperienza unica ed eccezionale all’insegna dell’adrenalina.


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